Home Cardito Michela Rostan eletta, di nuovo in campo.

Michela Rostan eletta, di nuovo in campo.

4044
0

E’ passato un giorno dal voto di domenica quattro marzo. L’Italia è stata chiamata al voto per le elezioni politiche di Camera e Senato e delle assemblee regionali di Lombardia e Lazio, Zingaretti del centrosinistra unito, ha vinto nel Lazio e lo stesso risultato ha ottenuto Fontana del centrodestra. I numeri delle politiche sono sotto gli occhi di tutti. Il Movimento cinque stelle vince con il 32,7% di voti; il PD 18,7%; Lega 17,4%; F.I. 14,00%; Fratelli d’Italia 4,3%; Liberi e Uguali 3,4%; + Europa 2,5%; Noi con l’Italia-Udc 1,3%; Potere al popolo 1,1, gli altri tra le varie ed eventuali. In Campania il Movimento cinque stelle stravince con il 48,7% di voti; PD 13,7%; Lega 4,5%; F.I. 19,78%; Fratelli d’Italia 3,3%; Liberi e Uguali 2,5%; + Europa 1,1%; Noi con l’Italia-Udc 1,3%; Potere al popolo 1,3%, gli altri tra le varie ed eventuali. Solo per dovere di cronaca nel Collegio di Campania 1 – n. 1, quello dell’Area Nord di Napoli, delle isole e dell’area acerrana, il Movimento cinque stelle esagera con il 57,7% di voti; PD 17,8%; Lega 3,9%; F.I. 14,7 %; Fratelli d’Italia 2,9%; Liberi e Uguali 3,2%; + Europa 0,8%; Noi con l’Italia-Udc 1,5%; Potere al popolo 1,4, gli altri tra le varie ed eventuali. Se si guarda il risultato del M5s, quel 32,7% nazionale, il 48,7% regionale, ma soprattutto il 57,7% del Collegio Campania 1- n. 1 si ha la misura di un risultato che si può solo dire di “rivolta”. Mai un partito in Campania aveva raggiunto una percentuale del 48,7% dei voti, mai la DC, mai il PCI, mai Forza Italia o il Partito Democratico che scende, in ordine, seguendo la stessa scala precedente prende il 18,7% a livello nazionale, il 13,7% in regione e soprattutto il 10,8% nel collegio Campania 1- n. 1. I vincitori e gli sconfitti di questa tornata elettorale sono questi, M5s e PD, senza appello, speriamo che il responsabile di questa sciagura prenda adeguate decisioni e scompaia dalla politica come aveva pensato di fare all’indomani della sconfitta al Referendum costituzionale. Il centrodestra vince, ma in coalizione e comunque saranno dolori per trovare la quadra tra Berlusconi e Salvini, figurarsi mettere insieme un’alleanza di governo con gli altri. Lo stesso M5s dovrebbe essere sostenuta da numeri che a oggi non ha e di andare alle elezioni, tutti, oggi non hanno voglia e soprattutto serve tempo. Risolverà il problema Mattarella? Oggi è presto per dirlo. Veniamo a noi, veniamo a Liberi e Uguali. Il tre dicembre 2016 ero all’Auditorium Atlantico di Roma per la nascita del progetto politico che metteva insieme Articolo Uno mdp, Possibile e Sinistra Italiana. L’aria che si respirava era delle grandi occasioni, una platea di uomini e donne, giovani e meno giovani, tutti insiemi uniti da un desiderio “ricostruire un partito di sinistra” dalle ceneri del Pd, fondato sui valori della Costituzione. Gli interventi di personalità del volontariato, delle associazioni, del mondo del lavoro e soprattutto di Fratoianni, Civati e Speranza, anticipavano il momento più importante, la consacrazione di Pietro Grasso Presidente del Senato ed ex Procuratore nazionale antimafia. La sala era gremita ed erano tanti chi non potendo entrare affollavano le uscite. Un successo mediatico e subito i sondaggi iniziavano a dare buoni risultati. Da quella data al quattro marzo è stato un susseguirsi di adesioni, soprattutto Laura Boldrini Presidente della Camera dei deputati e Anna Falcone tra le prime firmatarie del “NO” al referendum. All’apertura delle urne domenica quattro marzo arriva lo tsunami cinque stelle, davvero incredibile. Ero nei seggi per assistere allo spoglio e non credevo ai miei occhi. Immaginavo sicuramente un successo del M5s, perché eravamo nel Collegio di Di Maio capolista.  Il Partito Democratico asfaltato intorno al 10%, con Matteo Renzi che proprio qui guidava il proporzionale al Senato. Gennaro Migliore alla camera, casoriano non dimentichiamo, ridicolizzato insieme a tutti i candidati democratici, del proporzionale e dell’uninominale. Eppure il PD poteva contare sul sostegno del Presidente della regione Campania, l’80% dei sindaci e dei consiglieri, di tutta una serie di amministratori. Una disfatta, una Waterloo senza precedente. In tutto il Sud, tutti i collegi, tranne Agropoli, vince il M5s, mai accaduto. Il risultato finale, rispettando la proiezione delle 21,00, vede Liberi e Uguali superare appena la soglia del 3%, base di partenza per raggiungere la rappresentanza parlamentare. Alla fine arriva il verdetto per LeU 3,3% alla Camera e al Senato, quattordici deputati, quattro senatori. Le aspettative erano altre e l’amarezza di vedere sul campo personalità non elette del calibro di D’Alema, di Pippo Civati, di Anna Falcone e a Napoli di Arturo Scotto. I sondaggi, anche se in calo, mentre si arrivava al voto, vedevano Liberi e Uguali intorno al 6%, davvero c’è da riflettere e sciogliere l’amarezza di una sconfitta elettorale per il nostro partito ma una sconfitta per la politica, tutta, sinistra in testa. Unica nota positiva in questa difficilissima competizione, l’elezione di Michela Rostan qui, nel Collegio Campania 1 n. 1, dove l’ex parlamentare guidava il Listino proporzionale. Adesso Michela Rostan dovrà necessariamente riposare, dedicarsi alla bambina e rimettere un po’ di energie. Subito dopo però sarà il momento di partire per Roma, senza dimenticare di essere l’unico parlamentare di Napoli e insieme all’altro deputato eletto a Salerno Federico Conte, rappresentare in parlamento i nostri territori. Sarà un’impresa difficile, avrà bisogno del sostegno dei tanti, di tutti, anche di chi ha messo in campo la loro faccia, il loro nome per questa rinascita politica. Sarà arduo ma anche avvincente e noi saremo qui a raccontare ancora quello che accadrà e speriamo soprattutto di immaginare che questo sia il fondo del barile da cui abbiamo raschiato gli ultimi consensi di sinistra e potremo solo risalire. Lavoro, Sanità pubblica, Scuola, Solidarietà, Giovani, Pensione, Ambiente, questi sono i campi su cui giocare la partita, lasciatemi aggiungere vivendo qui, il tema della sicurezza. In bocca al lupo Michela, siamo stati, siamo e ti saremo vicini.  Posso solo dire che quest’esperienza politica mi ha avvicinato di nuovo a città, amici e compagni, di vecchia data e di nuova conoscenza. Il Collegio di Casoria (Casoria-Afragola-Arzano-Grumo Nevano-Frattamaggiore-Cardito-Crispano-Frattaminore-Caivano) credo non esisterà più alle prossime Elezioni, visto l’ostracismo di tutta la politica, compresi coloro che hanno votato questa famigerata legge elettorale. Ringrazio, credo a nome di tutti, le migliaia di cittadini che hanno votato Liberi e Uguali, ogni voto sarà difeso e rappresentato e soprattutto mi corre l’obbligo di evidenziare che tra tutte le città impegnate, Cardito, i compagni della sezione di Articolo Uno – mdp, hanno dato prova di passione e dedizione, con l’entusiasmo che era necessario i numeri che sono arrivati, grazie all’impegno di tutti. Davvero il migliore esempio e l’idea stessa di essere “Liberi”, di sentirsi “Uguali” tutti, senza distinzione di ruoli o incarichi, uniti da valori politici ma anche umani. Adesso parte la sfida più importante, quella sui territori, quella politica vera e noi siamo già pronti, tempo per festeggiare non ce n’è. In bocca al lupo Michela, noi siamo già in campo, ti aspettiamo.

 

Articolo precedenteLa sinistra ritorna
Articolo successivo“Adotta uno Studente” di AMAria onlus
Gianni Bianco
Gianni Bianco, inizia l'impegno politico e ricoprendo diversi incarichi organizzativi ed istituzionali. Socialista di ispirazione riformista, svolge tra alterne vicende i suoi ruoli, puntando in particolare, all'organizzazione del partito intervallato da alcuni sogni. Partecipa infatti alla fondazione del PD napoletano al fianco di Umberto Ranieri nel 2007 ma, qualche anno dopo ritorna al PSI, alla segreteria politica di Casoria. Negli ultimi anni corona un sogno, diventare giornalista. Scrive per le alcuni periodici locali, carta dei e web. Oggi sceglie di guardare ancora una volta il mondo dalla lente di ingrandimento dell'informazione e della cronaca politica. AreaNordnews sarà una nuova sfida, la più seria: far rivivere l'idea di una politica, di un'informazione; di un mondo che guarda a sinistra, dalla prospettiva dell'Area a Nord di Napoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui