Prima delle festività, di fronte a un folto pubblico di circa 40 persone, si è svolto un incontro per presentare il movimento “Itinerario”. Questo movimento, in realtà, era già stato protagonista di una precedente tornata elettorale alcuni anni fa, quando venne fondato e guidato dall’avvocato Vincenzo Mormile.
Proprio l’avv. Mormile era presente all’evento e, durante il suo intervento, ha sostenuto il progetto, offrendo il proprio appoggio e la propria disponibilità. Tra i promotori attuali del movimento spicca il dott. Ferdinando Fusco, chirurgo ospedaliero, che ha illustrato i punti cardine del programma e delineato il percorso da seguire.
Molti tra i presenti hanno preso la parola, dimostrando fiducia e disponibilità verso il progetto. L’assenza degli attuali amministratori e consiglieri comunali è stata una scelta strategica, volta a favorire la libera partecipazione dei cittadini, con l’auspicio di stimolarne un coinvolgimento più attivo e diretto.
Durante l’incontro è emersa la chiara volontà di instaurare un dialogo aperto e collaborativo con tutte le forze politiche, senza pregiudizi, a condizione che vi sia convergenza sia sulle scelte programmatiche sia sull’etica comportamentale.
Nel corso della serata sono stati presentati alcuni punti fondamentali del programma:
- Politiche sociali: apertura di sportelli dedicati ai giovani e agli anziani per offrire supporto e servizi mirati.
- Viabilità e traffico: elaborazione di un piano del traffico e apertura di nuovi parcheggi per ridurre la congestione nelle aree più trafficate, facilitando l’accesso alle strutture pubbliche esistenti e future (come teatri e parchi pubblici).
- Piano urbanistico: integrazione al PUC già approvato per valorizzare il centro storico e, dove possibile, sviluppare un piano commerciale.
- Riqualificazione della zona SLAI: migliorare la sicurezza, specialmente nelle ore serali, come richiesto direttamente dai cittadini intervenuti.
Nonostante questi punti di partenza, il programma resta volutamente incompleto, con l’intenzione di coinvolgere attivamente i cittadini nella stesura di un progetto condiviso.
Un concetto chiave ha trovato unanime consenso tra i presenti: la politica del “Noi”. Si tratta di una visione in cui i rappresentanti non sono figure autoreferenziali, ma portavoce di un gruppo coeso. Come affermato durante l’incontro:
“Non vogliamo essere rappresentanti di noi stessi, né indossare coccarde in petto da esporre se non legittimati come espressione di un gruppo. Non ci interessa l’autorappresentanza: vogliamo essere la voce della popolazione e delle sue esigenze, o almeno di una parte di essa”.
Una nuova forza si affaccia sul territorio, avviando un percorso che, qualora le condizioni lo consentano, porterà il movimento a confrontarsi nella prossima tornata elettorale. I presupposti e la volontà sembrano esserci, ma resta da vedere se queste basi solide saranno seguite dai fatti o se il movimento rischierà di dissolversi alle prime difficoltà.