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Gli infiniti mondi di Mozart. Dalle diversità la pace

Un viaggio musicale tra i capolavori di Mozart, Wagner e la tradizione napoletana: giovani talenti e grandi maestri si incontrano a Nola per celebrare l’arte e la diversità culturale.

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Un doppio appuntamento musicale a Nola con la terza edizione di “Gli infiniti mondi di Mozart. Dalle diversità la pace”, la kermesse organizzata dalla Fondazione Aristide La Rocca Ets, in collaborazione con il Mozarteum di Salisburgo, l’Associazione musicale Aldo Ciccolini il gruppo di imprese sociali Gesco.

L’iniziativa è patrocinata e sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Campania e rientra in un quadro di rilancio culturale della città Bruniana.

L’appuntamento è per venerdì 29 e sabato 30 novembre alle ore 19 al Duomo di Nola.

Un gruppo di giovanissimi musicisti, pluripremiati alunni del Leopold Mozart Institute (dipartimento del Mozarteum che si occupa della promozione dei giovani talenti) sotto la direzione di Andreas Weber che lo ha fondato nel 2006, sarà protagonista della prima serata il 29 novembre con un programma ricchissimo. Si va da Vivaldi a Mozart, dal concerto per violino di Haydn al concerto per flauto dolce di Fasch, un’autentica gemma anche per la rarità di esecuzione.

Nella seconda serata il 30 novembre, dedicata esclusivamente a Mozart, rivedremo Ji-Hye Jung, pianista, docente al Mozarteum, vincitrice del Premio Mozart nel 2011.

Gli eventi proseguiranno nel salone dei Medaglioni della Curia Vescovile di Nola, i prossimi 9, 12 e 16 dicembre (con inizio alle ore 18).

Il 9 dicembre, è previsto un incontro letterario-musicale durante il quale sarà presentato il libro di Cristina Cavalletti Mercogliano “Un giardino m’invitava”, che narra un interessante spaccato della vita di Wagner. Al pianoforte il direttore d’orchestra Massimiliano Matesic, fiorentino di nascita, che ha studiato e insegna alla Hochschule di Zurigo.

Sarà poi la volta, il 12 dicembre, di un concerto dedicato alla musica napoletana fin de siècle nel novantesimo anniversario della morte di Salvatore Di Giacomo.

Si chiude il 16 dicembre con un ricordo di Aldo Ciccolini di cui ricorre, il prossimo primo febbraio, il decennale della scomparsa. “Aldo Ciccolini-Ritratto di un mito”, raccontato dal pianista Antonio Di Palma, già vicedirettore del Conservatorio Cimarosa di Avellino, legato al pianista francese da vincoli di sangue, racconterà del leggendario pianista francese aspetti inediti, proponendo i momenti musicali che segnarono la vita e la carriera di Ciccolini.

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