I sei consiglieri di opposizione Pina Tignola, Angelo Iannicelli, Cristofaro Salvato, Marisa Natale, Pasquale Chiacchio e Salvatore Setola, hanno presentato alla procura della Corte dei Conti e al prefetto di Napoli, tre corposi e dettagliati ricorsi con allegata documentazione con i quali hanno chiesto l’immediato intervento degli organi di controllo, di verificare la regolarità della procedura di approvazione del rendiconto da parte del Consiglio Comunale del 28 maggio 2019 e di verificare se l’Amministrazione approverà entro il 31 luglio un piano di ripianamento del debito come prevede la legge. Ormai è chiaro che da giugno 2018 a giugno 2019, sono stati accumulati quasi quattro milioni di debito e il primo cittadino non ha ancora indicato come rientrare dall’esposizione debitoria.
Per anni ci hanno presentato prospettive da sogni. La promessa dell’arrivo di milioni di euro di finanziamenti dalla Regione e Città Metropolitana, che avrebbero invaso il paese e trasformato Cardito nella “Las Vegas” del sud Italia. Invece ci ritroviamo di fronte un vero e proprio fallimento non solo economico, ma anche politico e amministrativo, il risultato di una cattiva gestione, attribuibile ad una incompetente classe dirigente che ha trasformato Cardito in un paese dormitorio. Arrivati a sto punto non possiamo ritenere che sia il risultato della malasorte. Quest’Amministrazione non è stata più sfortunata ma solo più incompetente.
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