Tanto tuonò che piovve. Forza Italia passa ufficialmente all’opposizione dopo settimane di discussioni legate al fatto che qualcuno mal digerisse, dopo anni di silenzio, iniziative alternative alle decisioni del primo cittadino. Ma andiamo avanti. Attraverso un documento politico (che potete leggere qui) il partito di Berlusconi sancisce il passaggio nelle file delle minoranze. Una scelta per certi versi inaspettata se pensiamo al totale azzeramento della discussione politica in questi anni. Ora si volta pagina. E cerchiamo di capire i motivi per cui la rottura è diventata realtà attraverso un’analisi dei fatti accaduti.
A margine dell’approvazione del bilancio in giunta gli assessori di riferimento di Forza Italia hanno chiesto, così come si legge nel documento, 24 ore di tempo per approfondire ogni tipo di valutazione su un provvedimento così importante. E qui veniamo al primo spunto di riflessione. Da che mondo è mondo se un assessore al ramo chiede di studiare ulteriormente il bilancio significa che vuol migliorare l’azione amministrativa senza dover approvare un emendamento che non conosce. E di conseguenza il tentativo di conoscere il bilancio rappresenta, o dovrebbe rappresentare, un valore aggiunto per il sindaco, uno strumento in più per fare chiarezza. In altre parole gli assessori Fusco e D’Agostino avrebbero potuto “collaborare” con Cirillo per presentare alla città il miglior bilancio possibile perfezionandolo in ogni sua sfaccettature. Oppure gli assessori sono caselle da riempire in giunta senza la possibilità di ragionare? E qui veniamo al secondo punto che ci convince ancora meno.
Dinanzi alla possibilità di ricevere contributi che puntano al miglioramento del bilancio, perché Cirillo epura gli assessori forzisti anziché attendere le fatidiche 24 ore? Perché tanta impazienza? Da quando lo studio è motivo di revoca? È una scelta che, in tutta onestà, si fatica a comprendere. Pure perché nel documento Forza Italia, smentendo categoricamente il motivo di tale scelta, sostiene che “il sindaco revocava i suddetti assessori con la seguente motivazione: l’assessore si è allontanato dalla riunione manifestando la volontà di non voler approvare l’atto.” Chi ha ragione? Cirillo o Forza Italia? Ovviamente non possediamo la palla magica ma la questione obbliga tutti noi ad una terza riflessione. In politica valgono gli atti ufficiali. Dov’è il voto contrario di Forza Italia? Ma dove sta scritto che avrebbe bocciato il bilancio una forza politica ben salda in maggioranza da più di 10 anni? Mistero della fede. Ora la palla passa nelle mani del sindaco Cirillo. In che modo intenderà arrivare a scadenza naturale dopo questo contraccolpo? La maggioranza da 13 passa a 9 consiglieri comunali. Quale sarà il rapporto politico con le forze alleate? Continuerà a decidere in maniera autonoma oppure capisce che è arrivato il momento di condividere le scelte per la città? 24 ore di attesa non sono un’eternità ma senza pazienza crolla il mondo …