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Cardito, Cirillo bocciato dai revisori dei conti. Il Comune ad un passo dal dissesto

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Panico al Comune. Come era già trapelato nei giorni scorsi dagli ambienti politici di Cardito, il collegio dei revisori dei conti ha rilevato nel rendiconto di gestione incertezze, incongruenze di dati e incompletezze, rifiutandosi di esprimere il proprio parere e chiedendo immediate correzioni alla Giunta. Infatti, nell’ultimo anno, ovvero, da giugno 2018 a maggio 2019, il comune ha accumulato 1,4 milioni di debiti. Da documenti in nostro possesso, emerge che il collegio dei revisori dei conti, nella giornata di lunedì 20 maggio, ha rilevato gravi errori nella delibera n. 58 del 06 maggio 2019 di rendiconto di bilancio approvata dalla Giunta e che sarà sottoposta al Consiglio Comunale il 28 maggio 2019, rifiutandosi di esprimere il parere previsto dalla legge. Nella giornata di giovedì, il Sindaco, in tardissima serata, ha convocato la Giunta per sistemare l’errore segnalato dai revisori e con la delibera di Giunta n. 66 del 23 maggio ha corretto gli atti definendoli inficiati solo da un mero errore.
Però i revisori dei conti, con provvedimento del 24 maggio (N.Prot. 6536) hanno bocciato la procedura definendola non un mero errore ma un errore contabile che ha determinato una delibera sostanzialmente nuova. Se si trattasse di una correzione sostanziale, come affermano i revisori, il Consiglio di martedì 28 maggio non potrebbe approvare il rendiconto perché non sarebbero trascorsi i 20 giorni tra la delibera di Giunta n.66 del 23 maggio e quella di Consiglio del 28 maggio (art. 227 Tuel rendiconto della gestione e art. 98 regolamento contabilità). Cosa farà il Consiglio? Si assumerà la responsabilità di votare contro ciò che ha stabilito il collegio dei revisori che è di nomina prefettizia?
La verità è che il Consiglio Comunale dovrà prendere atto che l’Amministrazione ha perdite di esercizio nell’anno corrente pari a 1.484.453,77 euro ai quali vanno aggiunti gli oltre 800.000 euro del piano di rientro del 2015. In pratica l’Ente, nei prossimi tre anni dovrà rientrare da un debito di 2.359.987,71 euro e dovrà indicare già entro il 30 maggio 2019 quali sono i mezzi e dove reperire le risorse.  Come intende la maggioranza ripianare il debito come impone la legge? Taglierà refezione scolastica e servizi al cittadino, o farà pagare gli evasori e licenzierà il personale assunto senza concorso?
Il fallimento politico e amministrativo ormai è agli atti e nei documenti, che confermano che le nostre non erano tesi o semplici dubbi, ma solide realtà che vengono confermate dal collegio dei revisori dei conti. La speranza è che i consiglieri più coscienziosi pongano fine a questo disastro e restituiscano Cardito alla buona amministrazione e alla serietà.

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