Prosegue il lavoro per l’insediamento del sistema accademico a Caivano.
Ieri il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini ha incontrato nella sede dell’Università Suor Orsola Benincasa i rettori Antonio Garofalo dell’Università degli studi di Napoli Parthenope e presidente del Comitato Universitario Regionale della Campania, Matteo Lorito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Giovanni Francesco Nicoletti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Lucio d’Alessandro del Suor Orsola Benincasa e Roberto Tottoli dell’Università L’Orientale, le Università degli Studi di Salerno e del Sannio rappresentate dai vicari; inoltre, i referenti delle istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) tra cui Accademia di Belle Arti di Napoli, Conservatorio di musica di Napoli San Pietro a Majella e Accademia della Moda di Napoli, e infine il commissario di Governo per la riqualificazione Fabio Ciciliano, e Filippo Dispenza membro della commissione straordinaria che attualmente regge il Comune di Caivano dopo lo scioglimento per infiltrazioni della camorra.
L’incontro è servito per aggiornare lo stato dei lavori per l’arrivo di corsi universitari nella cittadina napoletana. Il Mur ha messo a disposizione 6 milioni di euro attraverso il cosiddetto decreto Caivano, approvato lo scorso settembre: 5 milioni sono stati destinati alla rigenerazione di edifici e spazi da destinare ad attività educative e formative grazie al sostegno delle università campane, l’altro milione per l’orientamento e il supporto psicologico.
La struttura commissariale ha individuato una serie di immobili da mettere disposizione degli atenei campani. La riunione è servita poi anche a fare il punto sui corsi da installare, sui quali è emersa un forte spirito di collaborazione tra gli atenei. L’orientamento è quello di istituire una variegata offerta formativa – sia universitaria che professionale – rispondente alle esigenze e peculiarità del territorio, e che veda protagoniste anche le Afam (accademie, conservatori e istituti di belle arti). Quella prefigurata è una sorta di Scuola di arti e mestieri, con corsi in agraria, botanica, tessile, arte orafa, ma anche scienze infermieristiche, scienze motorie, musicali.
Il Ministro Anna Maria Bernini durante l’incontro ha ricordato “I territori parlano e noi abbiamo il dovere di ascoltarli. L’Università e l’Alta Formazione Artistica e Musicale e Coreutica rappresentano una grande occasione per la riqualificazione e il rilancio dei territori. Caivano in passato è stato ferito, ma ora è pronto per il proprio riscatto. Il Mur è pronto a fare la propria parte perché è a Caivano per restare. Vogliamo offrire possibilità di rilancio ai tanti talenti che meritano un’occasione. Ma questo è solo un modello. Il mio Ministero, insieme a tutta la comunità accademica e dei centri di ricerca, sarà in tutti i territori per troppo tempo dimenticati o feriti, come le zone colpite dai terremoti degli scorsi anni o da calamità naturali come le alluvioni. Un percorso destinato a durare, tanto a Caivano quanto in tutte le zone in cui si avvertono il disagio, il malessere e la sofferenza.”.